martedì 12 luglio 2011

Il fresco, metafora dell'azione

Attendere la pioggia. E' il mantra di questi giorni divorati dall'afa del basso varesotto. La pioggia che riporta la temperatura ad un valore accettabile. Eppure so che la temperatura che abbiamo qui è nulla in confronto a quella di altre città, e probabilmente anche l'umidità non è comparabile.
Comunque fa caldo, un caldo spossante. L'estate prima dell'ultimo trasloco, quella del 2003, fu peggiore, senza dubbio. Quella di quest'anno non le sta vicina nemmeno per sbaglio. E' una bella consolazione questa: si sta meglio di quando si stava peggio. Lo stesso potrei dire fra poco, se questo scioperato di temporale si decidesse a rinfrescare l'aria e farmi finalmente sentire di nuovo differente da un'anguilla sudata.

L'attesa del fresco assomiglia molto all'attesa di qualcosa di diverso, di migliore. Le è molto vicina se il migliore che si attende si pensa che cali dall'alto, si materializzi davanti a te - ehi, mi vedi? - e tu non debba far altro che tendergli la mano.
No, non credo che la speranza sia una strategia vincente. Non sono un fideista del volere è potere - credo sia una bella storiella per anime semplici - ma non penso che il culo sia la ricetta per ogni situazione. Per cui credo che il miglioramento bisogna provare a costruirselo, a favorirlo. A volte forzandosi, a volte vincendo pigrizie, remore, timori.

Insomma, forse è il caso che mi compri un condizionatore!

2 commenti:

Anonimo ha detto...

Ciao,ho visto sul tuo profilo che sei nato sotto il segno zodiacale della vergine..Segno di terra che mi piace.Anche Cesare Pavese lo era e anche qualcuno dei miei amici più preziosi.Bene.Vorrà dire che sarà un doppio piacere seguirti e leggerti.
Vero.Il caldo,l'afa,l'umidità è piombo che di piombo fa sentire.Ed è allora che si guarda sù con la speranza che il cielo intervenga.Perchè solo in quel caso io credo si possa parlare di speranza..L'altra la lascio agli ignavi.Purtuttavia credo che tutto sia possibile se si è aperti a ciò che la nostra mente può contenere razionalmente e a quello che razionalmente non può contenere nè con l'"analisi logica",nè con regole conosciute.Concordo invece,sull'"azione vitale".Ma quella nasce dalle viscere della nostra terra di umani,afferrata da tutti i nostri sensi e per la concatenazione di atomi "benefici" che ne completano il tutto promuovendone quella pulsione vitale nata da quella profondità misteriosa e fuori da qualsiasi regola.
Per adesso,comunque,si attende il fresco.Ciao.Grazia D'Angiolino

Ilmondoatestaingiù ha detto...

Si, sono della vergine. Chi mi conosce dice che lo sono completamente eppure ne sono distante miglia.

Un po' come essere ingegnere non praticante. Nel senso fideistico del termine :)

Oggi il tanto atteso fresco frutto del mal tempo non si è visto. Umidità da foresta tropicale, niente refrigerio. Un richiamo all'azione? :)