lunedì 21 novembre 2011

Impaziente attesa

Più passano gli anni, più mi sento un animale estivo. Mi piace indossare il meno possibile, anche nulla. Mi piace sentire il caldo asciutto addosso (non certo quello che si prova a Milano, quindi, ma bisogna farsene una ragione). Mi piace il sole alto. Mi piace il mare, e le ore di meditazione al sole con un libro in mano.

Ma anche l'inverno ha i suoi aspetti positivi. Qualche sera fa ho preso una manciata di castagne e mi sono fatto le caldarroste. Il profumo intenso di castagna arrosto per casa, in mano un bicchiere di Torcolato che non teme il contrasto con questo frutto una volta povero, e ora costosissimo.
Sabato sera ho messo la coperta di lana pesante sul letto. E' la dichiarazione ufficiale di arrivo del freddo. E' il piacere di farsi una cuccia calda, dalla quale non aver voglia di uscire al mattino. La sensazione atavica di letargo, di tempo che si allunga, di notti lunghe e fredde, di luci soffuse in casa che le pareti arancio riscaldano con gli aromi del bicchiere di Cardenal Mendoza.

E' inverno, oramai. Qui dove abito io, statisticamente entro un mese nevicherà. Fra un mese sarà Natale, il pranzo ogni anno sempre più esagerato, le nipoti che crescono e che dovranno trovar posto alla tavolata dove siedono "i grandi". L'altra nipote, che ho incontrato a teatro e che mi ha invitato a uscire a cena una di queste sere (finalmente, a ventun anni, la ragazza sta imparando come funziona il mondo... "mi" invita a cena fuori ;) ): probabilmente deve confrontarsi con lo zio su qualche cosa di spinoso - no, non cuore o sesso! matematica, suppongo....

Fra qualche giorno allestirò l'albero di natale. Sarà solo per me, un augurio per ciò che forse verrà da Santo Stefano. Lo so, sono impaziente, eh?


15 commenti:

the pellons ha detto...
Questo commento è stato eliminato da un amministratore del blog.
Ilmondoatestaingiù ha detto...

Il giorno che indosserò un cappello avrò timore di me stesso... :)

Il camino acceso ha il suo bel perché anche da noi. Mi manca quello della mia bella casa che fu..

Amedeo ha detto...

Ciao! Sono nuovo, ma mi sono già aggiunto alla tua lista di followers ;-) Mi piace il tuo blog, ti seguirò d'ora in poi.

Per rispondere.
Io ODIO l'estate, invece :D
Anzi, dire che la odio è falso. Ma di sicuro non è la mia stagione, ecco. Il momento di rinascita, per me, è la primavera - marzo, aprile - o, ancora meglio, le ottobrate romane. Che goduria ...

Ilmondoatestaingiù ha detto...

@amedeo: ben arrivato :)

Anonimo ha detto...

respighi rende il caldo come nessuno. ha dipinto roma e il sole come neanche gli inglesi nell'ottocento. e non aveva la loro tavolozza, solo un pentagramma.

Anonimo ha detto...

Caldarroste.Musica.Sogni.Finaranno le caldarroste ma non la musica e i sogni.Questi nessuno potrà portarli via.Forse solo il Cardenal Mendoza.
Respighi! Che nostalgia di "Nebbie"!
L'ultima volta che l'ho cantata ero a Roma e a quel "mascherone" ho anche bevuto a garganella.
Una buona serata,Marzio,Mirka

Ilmondoatestaingiù ha detto...

@anonimo: le immagini di Respighi nel descrivere Roma sono una ventata di fresco realismo.

La "madama doré" nascosta nei pini di Roma, ad indicare i giochi dei bambini, è un'immagine di una freschezza schietta, chiara. Le fontane, rappresentano pezzi di storia, immagini, scorci. E' vero, si ritrae anche con il pentagramma.

Ma il caldo, no. Non son d'accordo. Ci sono altri esempi di caldo nella musica, di afa, di estate, secondo me più evocativi. Ma come sempre, il bello della musica è che ognuno raccoglie le suggestioni che vi sente...

Ilmondoatestaingiù ha detto...

@Mirka: cantare Nebbie di questi giorni, in quelle lande dove abiti, è come chiamarsi la sfiga addosso! :D :D Venerdì ho evitato di passarci in auto, ho preso il treno per andare a Firenze. Ho fatto molto bene....

Buona serata a te Mirka. Un abbraccio

lala ha detto...

mi fai trovare la cioccolata calda vero?

Ilmondoatestaingiù ha detto...

@lala: siamo alle droghe pesanti? :)

lala ha detto...

si... e i biscottini..vero vero???? e le coccole???????

Ilmondoatestaingiù ha detto...

@lala: presto! La stiamo perdendo! :) devo chiamare il dr House d'urgenza (si chiama così, vero?) :) :)

Anonimo ha detto...

Le caldarroste...e subito mi sovviene l'odor di quaderno, il fruscìo profumato d'humus degli impermeabili di pura plastica( a forma di mantelline),l'ultima uva, i primi loti(così si chiamano dalle mie parti) e ahimè anche la matematica o meglio l'aritmetica terrificante delle tabelline.
E un affetto mi preme acerbo e sconsolato...
(abbrabaciopat)

Anonimo ha detto...

Le caldarroste...e subito mi sovviene l'odor di quaderno, il fruscìo profumato d'humus degli impermeabili di pura plastica( a forma di mantelline),l'ultima uva, i primi loti(così si chiamano dalle mie parti) e ahimè anche la matematica o meglio l'aritmetica terrificante delle tabelline.
E un affetto mi preme acerbo e sconsolato...
(abbrabaciopat)

Ilmondoatestaingiù ha detto...

@Pat: e sotto gli impermeabilini di gomma gli stivaletti dello stesso materiali, gelidi anche con 15 gradi...

Hai fatto un ritorno a bimba, come lo facciamo spesso con questi profumi veri, schietti...

Che ne dici del profumo di legna, di fuoco, allora?