L'unico segno tangibile della primavera sono gli afidi che hanno assalito le tenere foglioline delle mie rose. Per il resto, soprattutto qui a Parigi, sembra febbraio. Stamane, oltre al freddo che mi ha reso rosse le mani nella camminata dall'ufficio all'albergo, qualche piccolo fiocco di neve cercava di farsi largo.
Questo inverno, pesante, grigio come una lastra d'alluminio, non ne vuol sapere di finire. Perfino i fiori della magnolia si sono bloccati nel loro sbocciare: sono li chiusi, il bianco striato di rosso aggrovigliato. I pensieri che rivivono il passato, e io che cerco di tenerli distanti. Il male dentro che mi ricorda che se ho deciso di vivere pericolosamente lo devo fare fino in fondo, senza lamentarmi.
Eppure, l'anno scorso qui c'erano già i crochi che sbocciavano. Quest'anno sembra che non siano neppure stati seminati...
2 commenti:
tu non vivi pericolosamente. vivi un film tuo i cui attori a parte te non sanno che ruolo gli hai assegnato. rimangono basiti quando spieghi loro il plot. perché è solo tuo. allora si allontano inpunta di piedi con una scusa.
credo dovresti mettere in comunione invece di più mani rese rosse e bianchi striati aggrovigliati. che poi è la tua parte bella, quella che non dai loro nel gioco di scambi. la carta che tieni per te fino alla fine. ogni tanto val la pena di giocarla prima. mettendone via altre più leziose che non sono nemmeno così tanto te. anche se cercate di vendere come tali.
vedi la nothomb sarebbe mani rese rosse e bianchi striati aggrovigliati. non essere i pensieri che vivono nel passato. usali per costruire. entusiasta di quanto ancora c'è da scoprire, più che melanconico aggrappato ad embrioni mai nati.
lov
@i.: invece non è così.. Non ho recitato parti di altri, e non mi sono nascosto. E credo di non averlo fatto mai.
Evidentemente questi rossi striati di bianco aggrovigliati non tutti li accettano, li cercano, li vogliono.
Non li nascondo però: perché lo sostieni?
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