venerdì 21 dicembre 2012

Extraterrestre, portami via

Una delle cose più noiose dell'invecchiare è che riconosci i pattern comportamentali. Impari a capire dal linguaggio del corpo, della voce, delle pause. Impari dalle cose dette, e dalle omissioni. Dalle dimenticanze e dalle sottolineature.

E una volta che hai imparato, riconosci. All'inizio questa capacità predittiva ti inorgogliva, ti stupivi di te stesso. Poi, con cinismo, ti sei reso conto che siamo tutti molto meno speciali di quello che crediamo, che seguiamo schemi usuali, salvo rarissime eccezioni, e che quindi, con un minimo di attenzione, siamo prevedibili.

A questo punto all'orgoglio si sostituisce la noia. La noia che subentra quando conosci la battuta seguente, quando sai come si svolge la trama. Quando puoi anticipare tempi, frasi, comportamenti, come se la sceneggiatura l'avessi scritta tu, e la stessero recitando per te.

Cerchi di convincere te stesso che il mondo può essere diverso dalle tue previsioni. Ti ci attacchi a questa idea, non tanto per augurare a te stesso qualcosa di diverso, ma per vedere qualcosa di nuovo, di originale, di sorprendente. Non ci credi, ma ti piacerebbe, così come sarebbe bello che esistessero gli extraterrestri anche se credi che non sarebbe mai possibile incontrarli.

Ecco, vorrei potermi stupire, sorprendermi. Un bel colpo di scena, il mondo che ti si ribalta fra le mani, le chiavi di lettura da ricostruire. L'extraterrestre che ti porta via.


8 commenti:

LadeaKalì ha detto...

E' cinico, come tutto ciò che è vero. Ma forse per avere il colpo di scena dovremmo provare a cambiare noi, il nostro sguardo, le nostre parole, il nostro modo di porci. Non è una garanzia di originalitá, ma un tentativo....buon we...

Ilmondoatestaingiù ha detto...

@kali: il colpo di scena che mi aspetto è la sorpresa di non aver capito. La meraviglia di essermi sbagliato, una cosa nuova da imparare. Non il risultato.

La scelta del brano musicale rispecchia proprio questo punto: la Follia è un tema straconosciuto, i musicisti del settecento ci hanno intinto il biscotto ad abundantiam, anche quando non lo dichiaravano. Ebbene, poche volte il tema della follia è stato sviluppato in modo sorprendente, la maggior parte delle volte è ampiamente prevedibile, anche se perfetto, come nell'esempio di Vivaldi.

Chissà se qualche cultore di Bach sa trovare il tema della follia in un brano che ho postato più di una volta... ;)

PdC ha detto...

Come mi piacerebbe capirci qualcosa di musica! Son negata..
In compenso condivido la tua frustrazione sulla prevedibilità.
Purtroppo i film a riguardarli, finiscono sempre uguali;)

Ilmondoatestaingiù ha detto...

@pdc: io credo che la musica sia come per la matematica: ci vuole qualcuno che ti insegni a conoscerla, che ti accompagni a salire i gradini di ingresso. Poi viene quasi da sé....

Anonimo ha detto...

mi sa che sono ggiovane allora perché io mi stupisco sempre o lascio sempre che mi si stupisca (chiudo un occhio davanti allo stupire). No, in realtà sono vecchia perché extraterrestre vienimi a cercare voglio un pianeta su cui ricominciare lo tengo scritto a caratteri cubitali sul diario della quarta liceo.

Ilmondoatestaingiù ha detto...

@minnie: non perder mai la capacità di stupirti, spera sempre che ci sia la ragione per farlo :)

Pellegrina ha detto...

Comincia a succedere anche a me, e la sensazione che mi dà non è tanto di noia quanto di solitudine. Perché in realtà sono le persone a non stupire, le cose e gli avvenimenti e anhce la natura, per quanto mi riguarda, meno, paradossalmente. La delusione è l'approccio smorto che troppi hanno davanti a tutto questo. Il bisogno di incontrare la fantasia e la sorpresa negli esseri umani.
Comunque, buon Natale, sotto l'albero che io non ho!

Ilmondoatestaingiù ha detto...

@pellegrina: si, è come dici tu. Lo stupore che vorrei vedere è la capacità di impegnarsi, e quindi sorprendere.
Ma l'approccio "smorto" spesso è più sicuro. Chissà....