lunedì 10 settembre 2012

Occasioni perdute

Ci sono argomenti sui quali non son capace di star zitto. Ieri, fra i vari interventi a Cernobbio nel famoso convegno Ambrosetti, ce n'è stato uno che potete leggere qui, tratto dal corriere, che mi ha fatto cadere le braccia.
Il convegno Ambrosetti è considerato uno dei principali che riguardano la politica, la struttura economica, le analisi sul futuro dell'Italia e dell'economia in generale. All'interno di questo convegno, Passera ha dichiarato che la gestione del dualismo Malpensa - Linate è stata devastante, ha ucciso Malpensa e non ha dato servizi ai cittadini. Passera elenca numeri, valutazioni, analisi, assolutamente credibili, e dal mio punto di vista condivisibili. Malpensa era la possibilità per dare una vera porta di scambio all'economia Milanese, e più in generale, del nord Italia.

Ma... il ministro Passera è la stessa persona dell'ex AD di Banca Intesa, Corrado Passera. La banca che ha fatto da advisor alla gestione della crisi Alitalia, che ha identificato i piani di business, i modi di uscita, le politiche di investimento. La stessa banca che ha pilotato la regionalizzazione di Alitalia nel nome di una centralizzazione su Roma del traffico (per andare da Milano a Palermo, se non ci fossero le compagnie low cost, bisognerebbe far scalo su Fiumicino); la stessa che ha spento ogni velleità di valorizzazione di Malpensa ottenendo una protezione del traffico su Linate, sperando in chissà quale possibilità di drenare traffico a Lufthansa o AirFrance.. E insieme al ministro Passera, in platea, probabilmente c'era il mitico ex sindaco in mutande di Milano, quel Gabriele Albertini che fece ogni cosa per impedire di implementare quel piano che, oggi, il ministro Passera illustra come l'unico efficiente per la città e l'economia del nord. Già....

Spero che, al di la degli slogan e dei gingle che sicuramente ci ammorberanno nei prossimi mesi, la gente sia capace di ricordarsi dell'impunità con la quale certi personaggi ci vengono a pontificare l'esatto contrario delle loro azioni, confidando sulla memoria cortissima, evanescente degli italiani e sulla fiacchezza della stampa che non li incalza.

9 commenti:

PdC ha detto...

Chi glielo fa fare di essere coerenti, che nessuno gliene fa mai pagare il prezzo?

Ilmondoatestaingiù ha detto...

@pdc: quel qualcuno dovremmo essere noi: elettori e movimenti d'opinione..

raffaella ha detto...

Ti ho citato in un mio post. Spero non ti dia fastidio.
Raffaella

Anonimo ha detto...

proprio stamattina, su r24, oscar giannino precisava più o meno la stessa cosa.
"fargli pagare il prezzo" non è poi così facile perchè io non sono più così sicura di vivere in uno stato di diritto come credevo. nella stessa trasmissione di si raccontava la vicenda di una coop di servizio che si occupava di tossicodipendenti e ragazze madri in difficoltà (strutture che lo stato dovrebbe fornire e invece no)che è stata costretta a chiudere i battenti per morosità nei confronti dello stato. non era in grado di pagare le tasse perchè non riesciva ad incassare i rimborsi dovuti dalle asl, in base a regolare convenzione (1 milione di euro solo per l'ultimo anno). lo stato non paga ma pretende di essere pagato dal suo stesso creditore! e tutto a norma di legge. ho paura che di strumenti ce ne siano rimasti pochini, quante leggi-truffa abbiamo lasciato che approvassero e di cui ci accorgiamo solo quando ci caschiamo dentro.
ma continuo ad essere orgogliosa di essere Italiana perchè lontanissima da quegli italiani che salgono alla ribalta, purtroppo anche internazionale, per malefatte della peggiore spece!
LA LUNA NERA

Ilmondoatestaingiù ha detto...

@luna nera: già, è sempre più difficile far pagare il prezzo a questa casta politica. E questo anche perché, con le loro facce di bronzo, ci hanno scippato di quell'ultimo baluardo che era la scelta. Ora, sempre più, i partiti impongono i loro uomini, e le loro scelte. Mettono nelle liste i nomi attiravoti, ma li mettono in posizioni che non sono eleggibili, e al loro posto vanno gli impresentabili. Alla regione ti mettono trote ed igeniste, batman e antichi romani, macchiette ed incapaci, e tu non hai scelta.

Forse. Perché anche negli anni sessanta sembrava così, poi la forza della mobilitazione ha cambiato le cose. Ma se non ci muoviamo... la vedo male.

Anonimo ha detto...

appunto! io sono pro-rivoluzione ma sento troppi che se la svignano al solo sentirne parlare "...rivoluzione? no, allora meglio così". non si rendono conto di come siamo realmente messi, beata (?) ignoranza.
intanto si potrebbe cominciare con il non-voto, che NON E' astensionismo, eh! si và, si fa mettere a verbale il rifiuto della scheda, e si torna a casa. come dire "non mi piacete nessuno. attendo proposte migliori". dovrà pur significare qualcosa se siamo in tanti! se qualche tecnico del ramo leggesse, è gradita conferma. o smentita, s'intende.
LA LUNA NERA

Ilmondoatestaingiù ha detto...

@luna nera: sul non voto non sono d'accordo, per almeno due ragioni. Una di natura di metodo, e una pratica.
La prima parte dalla considerazione che la politica è fatta di proposte. Il non voto è l'assenza di proposte, è la protesta, il rifiuto non costruttivo. E', insomma, la strada maestra per consentire a qualche demagogo di fare il comodo suo.
La seconda si basa sul fatto che, per come funziona la legge elettorale italiana, il non voto viene dimenticato. Qualcuno sa quanto pesa il non voto alle ultime politiche? Alla camera il 22,5% non ha votato, oppure ha votato bianca o nulla. In valore assoluto, quasi come gli elettori del PD (un milione meno, mal contato). Bene, che valore ha avuto questo non voto nella vita politica italiana? Meno di zero. Se ne deduce che è stata un'espressione inutile. A quel punto, meglio votare cicciolina, almeno la protesta rimane evidente, continuando a mancare la proposta...

Anonimo ha detto...

anch'io sono contraria alla scheda bianca e al non presentarsi alle urne.
ma andarci e rifiutare la scheda è ben altra cosa: è l'esercizio del diritto di scelta quando non c'è niente di buono fra cui scegliere. se non mi piace nessuno, come in effetti è, dovrei votarne uno a caso, il famoso meno peggio? non ci penso neanche perchè sarebbe continuare a dargli credito e questo è lontanissimo dalla mia volontà. le proposte non le facciamo nella cabina elettorale, lì possiamo solo accettare o rifiutare quelle che ci vengono sottoposte.
se è inutile lo potremo stabilire solo esercitando questa possibilità, cosa che fin'ora non è accaduta, almeno non in maniera numericamente rilevante.
per ottenere risultati nuovi si devono compiere azioni nuove, se non cominciamo mai, provando, anche sbagliando, continueremo a lamentarci inutilmente fra di noi mentre la "barca va".
e quella che tu chiami "protesta evidente" a cosa ha portato di buono? vedi cicciolino, io voglio ancora credere che ci sia una piccola possibilità di riportare la democrazia in questa nostra Italia e sono convinta che per tentare si debba agire, non accettare di subire.
LA LUNA NERA

Ilmondoatestaingiù ha detto...

@luna nera: capisco la tua posizione riguardo al non voto. La mia contrarietà è però data da due osservazioni: il non voto già la volta scorsa rappresentava il terzo partito (forse il secondo, se si fanno bene i conti), eppure nessuno se lo è filato, per cui il risultato pratico è tendente a zero.
La seconda osservazione è che comunque il non voto si porta dietro una non proposta, e sono convinto che la politica si faccia anche con le proposte. Certo che oggi le proposte latitano anche nei partiti, e quindi non hai tutti i torti... :)