lunedì 10 settembre 2012

Adrenalina

L'acqua trasparente. Chiara. Lame di luce attraversano il campo visivo, i microrganismi in sospensione luccicano. Scura, poco avanti a me, una barriera di corallo morto chiude la vista. Mi ci avvicino, senza fretta. Attorno poca vita, solo ogni tanto il bagliore di un istante che segnala, quasi senpre, il lungo corpo di un barracuda, immobile, che ti squadra con il suo ghigno poco rassicurante.

Costeggio la barriera. Laggiù vedo una passe. Forse qualche pesce si fermerà li a raccogliere il plancton trascinato dalla corrente, quindi mi ci dirigo. La passe è stretta, un metro e mezzo, la vedo di sguincio mentre mi ci avvicino. Svolto per entrare e... ho trovato un pesce! Lui è li, di fronte a me. Lo guardo con sorpresa. Sarà lungo un paio di metri, se ho valutato bene la larghezza della passe. Le sue fredde pupille verticali mi guardano. Lo squalo.
Che faccio? Lui si sta chiedendo la stessa cosa. Io sono ancora fuori dalla passe, ad un metro e mezzo dalla barriera. Lui è dentro. Dargli le spalle non ci penso neppure un attimo. Entrare nella passe, neppure, potrebbe pensare che lo voglio attaccare, e poi non mi va di passargli a pochi centimetri. Mi fermo, in verticale e lo guardo. Lui fa lo stesso. Forse sta pensando come attaccarmi, forse come difendersi. Mentalmente controllo di non aver nulla addosso che luccichi. No, tutto sembra a posto, dovrei essere opaco. Non mi agito, non deve percepire nervosismo.
Lui mi squadra. So che ora farà qualcosa, non può stare li ancora a lungo. In realtà sono passati pochissimi secondi, ma sembrano un'eternità. Preparo le mani davanti a me. So che l'unica possibilità che ho in caso di attacco è di tirargli un pugno sul muso, la parte più sensibile. E' comunque una possibilità piccola di farla franca, se mi attacca mi farà molto male.
Vedo il corpo che si contrae, si muove, fortunatamente non sta scattando. Mi controlla con il suo occhio mentre nuota fra me e la barriera. In un attimo non lo vedo più. Respiro. Mi giro, controllo che non stia arrivandomi alle spalle. No, sembra essersene andato. Ora posso attraversare la passe. Al di la non c'era nulla....

Se non si rischia di farsi anche del male, non si vive. In tutto.




(la foto non è mia, ma lo squalo era di questo tipo, e come si vede, gli piace stare anche nell'acqua bassa)

22 commenti:

Anonimo ha detto...

"Se non si rischia di farsi anche del male, non si vive. In tutto."
Vorresti farci credere che questa ti è venuta mentre vi guardavate negli occhi?
Però complimenti per il sangue freddo!
LA LUNA NERA

Ilmondoatestaingiù ha detto...

@luna nera: no, quella no. Mentre lo guardavo negli occhi ero molto impegnato a capire se mi gradiva nature oppure accompagnato da un contorno.... :)

Comunque il sangue freddo è servito per evitare incidenti. Penso che se mi fossi messo a nuotare spaventato, si sarebbe fiondato su di me, sentendomi in difficoltà. Che poi, scappare, a che serve? è infinitamente più veloce di me. Tanto vale provare a sfidarlo....

Anonimo ha detto...
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Ilmondoatestaingiù ha detto...
Questo commento è stato eliminato dall'autore.
Anonimo ha detto...

Fa molto chuck norris. Ti mancano solo le puma.

Ilmondoatestaingiù ha detto...

@i: sfortunatamente non son dotato di calcio rotante :))

Anonimo ha detto...

La legge della sopravvivenza in videocitofono con scariche di tensione variabili a seconda dell'astuzia,dell'intelligenza e...di molta fortuna,caro Marzio che col cuore mi congratulo con te.Mirka

Ilmondoatestaingiù ha detto...

@mirka: ma tu lo sai: solo osando si vive. Osare salendo su di un palco a cantare, oppure andando a spasso per il mare... ecco. Magari evitando di finire in bocca ad un pesce! :)

Anonimo ha detto...

hai tutta la mi invidia, nuotare con vicino a queste bestie meravigliose è bellissimo, ma in che mare eri?
Lamammadieugenio

Ilmondoatestaingiù ha detto...

@mammadieugenio: Bahamas, Eleutera.
Benvenuta!

Anonimo ha detto...

anche perché la pinnetta rotata la vedo dura. o quantomeno lenta. (da qui scatta naturale la battuta di film che tu non puoi aver visto in quanto under 10 : s-c-a-p-p-p-p-i-am-o-o-o-o) trovala. (per me se sondi qui in giro c'è un bel po' di gente che ti puo' aiutare...dai che sei in svantaggio in questo gioco. non le becchi mai.)

Ilmondoatestaingiù ha detto...

@i: mi arrendo senza combattere... troppo noioso googolare scappiamo per cercare un film :)
per far cosa, poi? :))

Anonimo ha detto...

è un gioco. so che la tua mente non lo concepisce. non "serve" a nulla di concreto. (non dovevi googlarlo dovevi chiederlo alle femmine quelle coi cuccioli...non capisci mai..)

Anonimo ha detto...

e non confondere l'idea della pinna rotata (che potrebbe richiamare un film x) con invece la battutta s-c-a-p-p-i-a-mo che porterà a un film y. (forse se uso le incognite giochi...)

Ilmondoatestaingiù ha detto...

@i: anche con le incognite non gioco... non si può scrivere un'equazione :D

(p.s. il per far cosa non è mio, ricordi? ;) )

Ilmondoatestaingiù ha detto...

@i: però mi son rotolato dal ridere con "donde sta la plaza mayor?" :D

raffaella ha detto...

Mettiamola così: ti ho visto, sono contenta, bella immersione, non la dimenticherò, è stata una bella esperienza, ma adesso, caro predatore perdiamoci di vista. Non per un pò, proprio per sempre.
Ecco, questo il mio rapporto con lo squalo. Figlia della generazione per cui "Lo squalo" ha mandato diverse persone in analisi.
mannaggia a King!
Raffaella

Ilmondoatestaingiù ha detto...

@raffaella: ecco, diciamo che non lo inviterei a bere una birra insieme, ecco..

Beh, comunque lo squalo di cui parli tu, il grande squalo bianco, è un'altra cosa, che lascio volentieri a casa sua. Non mi piace il suo sorriso, diciamo.. :)

Anonimo ha detto...

il per far cosa allora di chi è?? cominci a confondere i dati ingegnere. mess up the cpu ?? :-))

Ilmondoatestaingiù ha detto...

@i: direi che è tuo :) ne ho una collezione!!! :D

Mai più sola ha detto...

Che racconto, porca miseria, adrenalinico!
Chissà che esperienza cmq...
E l'ultima frase la condivido in pieno.

Ilmondoatestaingiù ha detto...

@mps: benvenuta!
L'adrenalina c'è stata, sicuramente. Più che altro non pensavo possibile trovare un simile abitante in un reef così prossimo alla spiaggia (l'ho raggiunto a nuoto senza problemi).

Quest'anno sono andato appositamente a fare uno snorkeling alla ricerca degli squali nutrice e, a parte il numero esiguo (1!), quando l'ho visto ho capito perché in portoghese lo chiamano gato: è grosso come la mia miciona! Che delusione... :D