venerdì 27 gennaio 2012

Miraggi




Tozeur è un'oasi tunisina, ai confini del Sahara. Antistante alla città c'è una vasta distesa acquitrinosa, che per la maggior parte dell'anno è secca, e l'acqua che evapora lascia sul fondo un deposito di sale.

Quando il caldo del sole riscalda questa vasta distesa, sterminata, improvvisamente sull'orizzonte compaiono strane figure, che via via che le metti a fuoco prendono la forma di vaporiere con i vagoncini al seguito. Veloci si spostano, scompaiono, riappaiono. Sono i treni di Tozeur. Sono il segno della presenza nel nulla. Sono il desiderio che insegui, la via veloce, la chimera.

Era aprile, parecchi anni fa. Freddo, per essere il sud della Tunisia. Andavo verso Tozeur, una piccola tempesta di sabbia imperversava lungo la strada. La condizione peggiore per incontrarli. Vento. Una carovana all'orizzonte. Fascino feroce e selvaggio, mi piace pensare che derivi da ricordi ancestrali.

Ecco il treno. Evanescente. Appare, scompare, si intravvede appena. Riesci a malapena a convincerti della sua forma, forse perché vuoi vederla così. Ti gratifica. Hai avuto, hai visto. Sparisce. Non riappare più.

Te ne puoi andare, forse verso l'ennesimo miraggio.




3 commenti:

biancamirka@gmail.com ha detto...

C'è del vero in quello che hai scritto,Marzio.Eppure... TU HAI VISTO.Un fiore si può aprire in molti modi...e ognuno che passa a modo suo lo vede.Eppure...lui continuerà ad aprirsi sino a (sparire) Eppure...Fallo anche tu con le TUE storie o visioni e qualcosa di grande potrai all'improvviso scoprire e,quello,sarà solo tuo.Tuo.Ti abbraccio,Mirka

sed ha detto...

Ci sono foto che ti si stampano sul cuore e che non sbiadiscono mai perché sono impresse con sensazioni che vanno molto oltre le parole. Queste foto non le batte, per qualità, neanche la più sofisticata tecnologia digitale.:)

Ilmondoatestaingiù ha detto...

@mirka, sed: vivere, in fondo, è ciò che avete detto voi...