domenica 22 gennaio 2012

Economia alternativa

Guardavo un po' di giornali online. Mi indignavo per la puntata odierna della tragedia della Concordia, leggevo le notizie più o meno agghiaccianti o futili. Poi mi capita sotto gli occhi questo articolo, che fa il resoconto di un intervento di Giacomo Poretti all'associazione Pesenti, ieri, a Bergamo.

Chi è Giacomo Poretti? Beh, un curioso economista. Così curioso che non ha mai fatto studi accademici in economia. Se non ricordo male, anzi, è stato, per una parte della sua vita, infermiere. Poi, con la sua ex moglie, ha cominciato una carriera autonoma, un'azienda il cui nome era Hansel e Strudel. Sciolto il matrimonio, ne ha stipulato un altro con due altri personaggi, ed è diventato Giacomo di Aldo, Giovanni e Giacomo.

Ora, che c'azzecca Giacomo con l'associazione Pesenti? Beh, come abbiamo imparato dagli americani, nelle convention c'è sempre l'intervento semiserio, serve a rilassare, predisporre favorevolmente. Insomma, il momento ludico. Invece Giacomo ha tirato fuori un intervento di poesia e verità, forse la sola verità, il solo grido de "il re è nudo" che si sia levato in quel consesso. Riporto un pezzetto del suo intervento, quello che secondo me fa capire bene tante cose.

"Finisco con l’ultima banalità: che nostalgia la Franco Tosi che costruiva le case, le scuole e gli asili per le famiglie degli operai. Certo non tutta, ma quella classe imprenditoriale sentiva dentro sensibilità particolari, la finalità della sua avventura imprenditoriale non si esauriva nel profitto personale ma si estendeva sino ad assumersi responsabilità sociali."



9 commenti:

sed ha detto...

Il pezzo di Giacomo Poretti mi è piaciuto assai... un po' mi ha ricordato certe cose della mia infanzia, il mio paese di minatori, il mio babbo che in miniera non ce l'hanno preso, la miniera che chiude, un paese che perde tutte le proprie identità, buone o cattive che fossero... un po' come noi.

Anonimo ha detto...

Chissà che all'inizio non ci fosse un sogno di grandezza sentito come Responsabilità allegra anche nel duro,finita poi ( il chissàcome lo lascio a te)in Hansel e Strudel di "forconi" a ricordo di un presente vivo solo per nostalgia di quel sogno lontano?
Mirka

Ilmondoatestaingiù ha detto...

@sed: si, quello che ricordi tu è uno degli aspetti. Io posso ricordare, oltre alla Franco Tosi di Giacomo, la Falck, la Pirelli, l'Alfa Romeo al Portello. Da giovin ingegnere ho visto la grande industria milanese agonizzante, dopo aver visto anch'io da bambino il natale dei figli dei dipendenti, la colonia estiva, e tante altre cose che esprimevano la funzione sociale del capitalismo. Quella che abbiamo perso.

Ilmondoatestaingiù ha detto...

@mirka: non era un sogno, era la realtà. Allora lo si chiamava paternalismo capitalistico, oppure capitalismo sociale.

Immagino tu sia stata ad Ivrea, e abbia visto come la (brutta) Ivrea degli anni 60 e 70 sia stata comunque figlia della visione del capitalismo sociale degli Olivetti. Esperienza infrantasi malamente, ma che conteneva tanti di quegli insegnamenti che ancor oggi, ai vecchi dell'Olivetti, vengono i lacrimoni agli occhi ripensando alla visionarietà di quel concetto di società.

Lala ha detto...

bacio http://youtu.be/1JVJwm2c8a8

Ilmondoatestaingiù ha detto...

@lala: 8 e 1/2 qui dentro non c'entra nulla, ma è talmente denso e bello che è il benvenuto....

lala ha detto...

lo so che non c'azzecca ma dovevo linkartelo :)

Liz ha detto...

Ha una piccola rubrichina anche su Popoli, una rivista che non diresti mai. Eppure.

Ilmondoatestaingiù ha detto...

@liz: benvenuta. Ma forse non diresti mai che il comico Giacomo, senza dir nulla a nessuno, in realtà è molto impegnato nel sociale.

In silenzio, evangelicamente.