venerdì 21 ottobre 2011

Regina della notte

Sembra un epiteto per una donna fascinosa, che sappia farti sognare, diventar matto. Una donna padrona di sé stessa, che conosce come far perdere la testa agli uomini.

Niente di tutto ciò. La Regina della notte a cui penso è Diana Damrau. Una soprano tedesca, una donna molto bella, una voce fantastica. Non la voce da soprano verdiano, no. Una voce mozartiana, soprano agile, potente, cristallino. Di coloritura, come si dice. La Regina della Notte del Flauto Magico, per eccellenza.

Stasera canta alla Scala, recupero del forfait dato a settembre. Non son riuscito a trovare biglietti, anche se il programma non è particolarmente esaltante. Mi piace pensare, comunque, di applaudirla, stasera, con gli altri spettatori


8 commenti:

Anonimo ha detto...

bellissima voce effettivamente !

Ilmondoatestaingiù ha detto...

@anonimo: si, è una gran voce. Con il passar degli anni oltretutto sta prendendo più spessore, più potenza nei toni bassi, e infatti ha cominciato a fare Gilda nel Rigoletto, dove è richiesta agilità in quantità industriale.

LadeaKalì ha detto...

Incantevole. La stavo ascoltando ed è entrato mio figlio nello studio: "Mamma ma è "quella cosa" di Mozart?" L'abbiamo visto pochi giorni fa, in una (dissacrante, mi dispiace) versione un po' funky dell'orchestra di Piazza Vittorio.

Ilmondoatestaingiù ha detto...

@Kali: è un grande. Sai quanti dicono: " ma è la musica dei Balser?"

Anonimo ha detto...

Ecco il sogno "unitario" di Mozart.Fedele al suo "semplicissimo",deciso nel suo fraseggio " complesso",malinconico per la sfida consapevole che,osare a realizzare il "tutto" si deve e si può,ma solo immaginandosi a sforare i confini dell'"oltre.
Ho visto il video che hai postato ma non ne ho provato nessuna emozione..buona la tecnica della "regina della notte" ma senza spessore nè come vocalità nè per espressività anche se per un soprano di "coloratura" è un pò difficile trovarvi l'intensità espressiva.Grazie comunque in ogni caso.L'intenzione era apprezzabilissima.
Bianca 2007

Ilmondoatestaingiù ha detto...

@bianca: ti premetto che in questo campo sei tu l'autorità indiscussa e faccio tesoro della tua opinione, anche se non la condivido completamente.

La Damrau, in quella rappresentazione, aveva la laringite (che peraltro non credo fosse molto accentuata, sennò col cavolo che poteva tirare quegli acuti). Ciò detto, di voci come quelle della Callas, potenti, piene e agili, ne nascono una o due per secolo. La Damrau ha una bella agilità ma non la pienezza di un soprano drammatico. Il confronto fra la sua Rosina e quella della Callas è impietoso, nonostante la bravura della Damrau. Sull'interpretazione ho spesso dei punti di domanda (ho sentito una Gilda vocalmente "difficile", anche se teatralmente fantastica).

Insomma, luci ed ombre, concordo, ma non sono d'accordo sulla vocalità.

Grazie per il tuo parere ancor più prezioso :)

Bianca 2007 ha detto...

L'incomparabile Joan Sutherland (esempio di coloratura oltre che sop.di spessore e d'alta intensità espressiva) quelle più vicine a noi,vive e a cui guardare, perchè non la Mariella Devia (tra l'altro abbiamo fatto insieme il perfezionamento all'accademia s.Cecilia-Roma) La Giusy Devinu altra di buon spessore e interpretazione non male forse superiore a D.Damrau?
Belli comunque i confronti perchè proprio rapportarsi con un'onesta critica s'impara e si tiene aperto il campo per giuste e valide competizioni come sarà la prova questa sera (fra poco è più esatto) di Traviata dove una mia allieva spero e m'auguro si faccia onore ricordando "qui" la divina Maria con l'allora grande G.Di Stefano.
Un saluto cordiale e più... da musicista a un'altro musicista.Bianca 2007

Ilmondoatestaingiù ha detto...

@Bianca: hai citato grandi nomi, ma qui entrano in gioco quei fattori strani che fanno il gusto.

La Sutherland è immensa, ma a me non piaceva del tutto (forse la dizione, forse il troppo colore nel timbro, non saprei). La Devia straordinaria, ma non mi emoziona. La Devinu invece proprio non mi da alcun fremito. Eppure è bravissima e ha una voce bellissima lei pure. Che ti devo dire? Per fortuna che ognuno ha i propri recettori, così che non c'è standardizzazione e quindi c'è miglioramento continuo - o almeno si spera.

Incrocio le dita per la Traviata. Se è una tua allieva l'avrai ben formata, e quindi saprà come sfruttare al meglio le doti che la natura le ha consegnato.