martedì 4 ottobre 2011

Profonda leggiadria

- Hai sentito la notizia?
- Quale?
- Pare che i neutrini corrano più veloce della luce.
- Già.. pare
- Non ne sei convinto?
- Mah, non ne farei una questione solo scientifica. Ho letto Odifreddi, che ha tentato una spiegazione sestogradistica del fenomeno
- E?
- E niente. A volte le spiegazioni sono più ridicole della domanda
- Ridicolo Odifreddi?
- No, non lui, ma la spiegazione. E' un po' come negare sempre, anche quando sei preso con le dita nella marmellata...
- E quindi qual'è il tuo punto di vista?
- Il punto di vista è che, se effettivamente l'esperimento è corretto, ci troviamo di fronte ad un nuovo problema da testa in giù
- In che senso?
- Nel senso che gli schemi interpretativi che abbiamo, che hanno funzionato finora, non vanno più bene. Se ci pensi, è lo stesso approccio che ha guidato Einstein a sviluppare la sua relatività ristretta.
- Cioè?
- Che ne so? Io comincerei a valutare se il nostro concetto di tempo, e di sincronicità, non abbia bisogno di qualche revisione. E poi proverei ad uscire dalle quattro direzioni dello spazio, e valutare se le altre ipotizzate non possano spiegare questa differenza.
- Ma stiamo parlando di artifizi
- No, stiamo parlando di realtà. Solo che è una realtà che sfugge, della quale dobbiamo trovare le chiavi. In questo caso è una realtà fisica, ma sai quante volte perdiamo le chiavi e non riusciamo ad entrare?
- I neutrini non hanno chiavi. Entrano
- Si, ed escono anche. Solo qualche illustre pensatore credeva che fosse necessario un tunnel da Ginevra al Gran Sasso, e mi sa che davanti ad una cartina geografica avrebbe avuto notevoli problemi ad individuare entrambi....
- E quindi?
- E quindi non so che dirti. Solo che, se non abbiamo sbagliato nell'esperimento, abbiamo bisogno di qualcuno che, guardando il mondo da un punto di vista differente, abbia l'illuminazione. Abbiamo bisogno di menti libere dai preconcetti, abbiamo bisogno di profonda leggiadria.
- Cosa?
- Si, quella dei bambini, che non avendo schemi consolidati, si inventano spiegazioni originali. Ecco, abbiamo bisogno di quello....


2 commenti:

Anonimo ha detto...

AI bambini tutto si deve e a loro tutto è permesso (quasi).Agli adulti tutto e senza il quasi è permesso quando giocano coi bambini e a loro si uniformano da sembrare UNO.
Cortot.Grande in Debussy come in Chopin! Bianca 2007

Ilmondoatestaingiù ha detto...

Questo Debussy suonato da Cortot è così meraviglioso da essere tranquillamente paragonabile, e forse superare, la mitica interpretazione di Benedetti Michelangeli. Molto diverse le due, ma entrambe piene di fascino