lunedì 6 febbraio 2012

Grande musica

Arrivo finalmente alla Scala. Ritiro il mio carnet di biglietti. Scopro che invece della poltrona in platea mi ritrovo un bellissimo palco di prim'ordine, non troppo di sguincio, così che son abbastanza vicino all'orchestra senza essere in groppa ai contrabbassi.

Guardo il programma della serie di concerti, che si intitola Prove Aperte. Si tratta infatti di prove generali, che oramai hanno perso la caratteristica di prove e sono per lo più concerti "easy", senza la tensione della performance ad ogni costo. Scorro l'opuscolo della serata, e scopro che il direttore è malato, ed è stato sostituito da Harding, il giovin rampante inglese che tanto ho insultato l'anno scorso quando ha fatto scempio della Cavalleria alla Scala. Ma anche il programma è cambiato: è rimasta la Sacre du Printemps di Stravinsky, ma Mussorskij è stato sostituito dal mio amatissimo primo concerto per pianoforte di Brahms. Ne sono felice, e contemporaneamente temo uno scempio analogo a quello della Cavalleria. Il pianista, poi, non lo conosco: Lars Vogt.

Il concerto comincia con la Sacre. Mi sembra ben impostato, molto ben interpretato, nonostante il buco sonoro dovuto alla scarsa preparazione della scena (Harding se ne era scusato, l'intero concerto è stato preparato all'ultimo momento, nonostante fosse in calendario da tanto tempo). L'orchestra mi sembra ben affiatata con Harding, il quale ha rinunciato a fare il genio ad ogni costo e lavora molto più di cesello, mostrando di aver compreso la lezione dei suoi grandi maestri.
Finalmente arriva il momento del primo concerto di Brahms. La maestosa introduzione dell'orchestra è perfetta, senza una sbavatura, tempi e colori perfetti. Non so se è l'orchestra che ha insegnato ad Harding, o il contrario. In ogni caso, molto bello. Poi attacca Vogt, e trasecolo. Potenza, perfezione del suono (nonostante il pianoforte mal preparato, una vibrazione noiosa attorno al Si nel rigo di violino e il timbro veramente inadeguato - colpa del pianoforte o della sala? mah...), tecnica e volumi perfetti. Un'interpretazione memorabile, un applauso convinto alla fine del primo movimento, con Harding che si scusa ancora per la pessima sonorità del palco (dice che lui non riesce a sentire i legni dal palco, io invece faccio fatica a sentire i timpani).

Grande musica, grande serata. Questo è stato un concerto memorabile, uno dei pochissimi che mi ricorderò per sempre. E cercherò di sentire ancora Vogt in concerto (ho visto dal suo sito che sarà a Firenze ai primi d'Aprile, con un promettente quinto concerto di Beethoven).


14 commenti:

biancamirka@gmail.com ha detto...

Amo particolarmente questo concerto,pieno di profonde intuizioni,di un ordito che lavora intorno al suo ideale pur sulla scia di Beethoven.
Bella la scelta del video.Mi piacciono entrambi Voigt e Rattle.
Che il giorno tuo di oggi sia intessuto da questi suoni.Ciao,Mirka

Ilmondoatestaingiù ha detto...

@mirka: questo concerto è uno dei miei brani preferiti.

Rattle non mi piace molto, nemmeno in questo piccolo estratto. Troppo "presente", quando invece l'adagio avrebbe bisogno di presenza sfumata.

Vogt è stato per me una rivelazione. E' uno dei pianisti più emozionanti che mi sia mai capitato di ascoltare dal vivo.

Anonimo ha detto...

Anche su Rattle sono d'accordissimo.
L.Voigt è da ascoltare e poi ancora da RIascoltare...Mirka

Ilmondoatestaingiù ha detto...

@mirka: vai a firenze i primi d'aprile. L'imperatore dovrebbe essere perfetto per il suo stile...

Anonimo ha detto...

Si che ci sono anche se dovrò barcamenarmi per delle mie performance ma l'Imperatore non lo mancherò oltrettutto ho un debito eterno verso colui che me lo fece conoscere in un certo modo con atmosfera dentro e fuori.
Mirka

sed ha detto...

peccato per quella "vibrazione noiosa attorno al Si nel rigo di violino"... :)

Ilmondoatestaingiù ha detto...

@sed: lo so, sono un rompicoglioni! però ti assicuro che dava noia...

Ilmondoatestaingiù ha detto...

@mirka: ho guardato il suo calendario. Sarà a Firenze il 4 aprile, con replica il 5 ed il 6. Sempre l'Imperatore.

the pellons ha detto...
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Ilmondoatestaingiù ha detto...
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