sabato 10 dicembre 2011

Acini

L'uomo non è fatto di solo spirito. A volte, magari spesso, lo spirito lo beve... E questa è la ragione per cui, dopo la visita culturale, ho deciso di inoltrarmi nelle regioni "votate" alla viticultura.
Complice una giornata stupenda, ho percorso le bellissime strade nel Chianti, e poi la via del vino da Bolgheri a Suvereto. Anche questo percorso è stato come immergermi nella bellezza, questa volta non dell'arte creata dall'uomo, ma in quella che la natura ci ha regalato, e che l'opera di generazioni di agricoltori ha aiutato.

Piccoli borghi medievali, boschi vestiti di colori d'autunno nonostante sia dicembre, piccoli antri nascosti. E poi le vigne, fiere della vendemmia conclusa, la potatura ancora da eseguire, le foglie già perse, piccoli grappoli rimasti sulle pergole. Scoprire che l'acino del sangiovese non è così buono da mangiare, mentre il nebbiolo è uno zucchero (ma di nebbiolo in Toscana non ce n'è..)

Grande vigna porta ad un gran vino. Ed ecco che mi si presenta la vigna di un grande vino: la perfezione della coltivazione è maniacale. Il terreno netto, i tralci allineati, l'irrigazione studiata in modo da garantire alla pianta la giusta quantità d'acqua anche durante le lunghe estati calde di Bolgheri. Ed ecco, il sole illumina d'oro la vigna, e brillano come perle nere gli acini rimasti sui tralci. Allungo la mano, e colgo qualche acino.
Piccoli momenti di felicità


24 commenti:

Anonimo ha detto...

Un post che ha fatto sognare.
Non molto tempo fa andavo anch'io per vigneti e qualche acino (nero) mi portavo via e alla notte mi sentivo "coppiera" come l'Ebe" di storica memoria o un "échansons" che canta non per ubbriacatura ma sol per gioia.Mirka

lala ha detto...

....ora ho capito perchè hai preso la sw... dai ammettilo, quante scorte hai fatto? :) ... io resto sempre e cmq fedele al mio teroldego

the pellons' ha detto...
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lala ha detto...

ecco... mentre te giri random per vigne, noi ti aspettiamo sbevazzando allegramente :D

Ilmondoatestaingiù ha detto...

@Mirka: non è che ti sentivi Ebe, sei Ebe :)

Ilmondoatestaingiù ha detto...

@lala: sono stato molto, ma molto morigerato. Ho comprato poco vino di pronta beva (una bottiglia so già che mi servirà per il salmì...) e olio.

Il vino che avrei voluto comprare non sono stato capace di trovarlo, ma non desisto. ;) Un gran vino di Suvereto.

Ilmondoatestaingiù ha detto...
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Ilmondoatestaingiù ha detto...
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lala ha detto...

L'amarone è da fighetti della costa dai sii serio :D

the pellons' ha detto...
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Anonimo ha detto...

Ebe! Già.Qualcuno deve averlo pensato e qualche volta mi ci ritrovo pure.
Non mi sono mai ubbriacata (quasi mai) mi resta comunque un sapore che ripeterei con un Nero d'Avola (Maremonti DeSio) ma anche con l'Amarone (valpantena) sfidando il calice.Ciao,marinaio.Buona serata,Mirka

Ilmondoatestaingiù ha detto...

@lala: se l'amarone è dei fighetti, io sono di pura razza ariana.

E pure vergine... :D

Ilmondoatestaingiù ha detto...
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Ilmondoatestaingiù ha detto...

@mirka: alla faccia di lala, W l'amarone, sempre!!!!

Ma anche il nero d'Avola (selezionato, perché c'è anche delle belle schifezze in giro) è un gran vino.

Io ho una predilezione per i vini di struttura. Li adoro.

lala ha detto...

lo sai che sono una bergamaschia :)

Anonimo ha detto...

Appunto perchè ci sono tante "schifezze" in giro,ti ho citato una casa produttrice (DeSio ) che onora l'origine.E te lo dice una che difficilmente confonde...Ma ora basta con sto tema,Corre rischi di "sacralità" e non è anche se il post aveva fatto sognare.Mi scuserai del "bis".Mirka

Ilmondoatestaingiù ha detto...

@lala: ma l'amaron xe vèneto...

Ilmondoatestaingiù ha detto...

@mirka: la "sacralità" sarà data dallo... "spirito"? :)

Un abbraccio

Anonimo ha detto...

se teroldego deve essere che sia foradori. cantina interessante tresor. la scelta di passare lentamente dal barrique all'anfora (non interrata) potrebbe suscitare in te perplessit. ma la cantina ha un'inerzia tale da permettere di fare l'esperimento fuori terra e mollare la barrique non è poi cosi' dissacrante. il friuli docet. (gravner mio forever). i foradori osano ma in modo classico. con gusto. e poi sto vino va evoluto per cui benvenga l'anfora e vedremo ... (cioè vedrò visto che con me non bevi.)

Ilmondoatestaingiù ha detto...

@i: anche se l'idea dell'anfora mi lascia perplesso, come sai sono sempre aperto a rivedere le posizioni.

In termini di processo, per il teroldego mi par fuori luogo: si tratta di un vitigno dai tannini ruvidi, privo di tutte le note speziate. Il passaggio in legno (botte, forse anche barrique) consente di arrotondare la spigolosità e di conferire profondità al bouquet. L'anfora è la versione storica del contenitore in inox, solo che è meno asettico e meno isolante, una sorta di via di mezzo fra la bottiglia e la botte (comunque l'anfora respira, trasuda, e l'equilibrio lo fornisce il microclima della cantina, con la sua temperatura e umidità). Poi gli esperimenti vanno fatti, anche per smentire le previsioni :)

Sarei più tentato di dire che un esperimento di questo tipo vada fatto con vitigni in sé più strutturati, che so, con il cabernet sauvignon, ad esempio...

Anonimo ha detto...

sei un classicone. i tannini ruvidi del teroldego son tannini evolutivi che una volta aperto tracciano spirali tanniche che ad ogni minuto variano ...per cui perché addomesticarle ? ce le teniamo ed impariamo a decodificarle con lingua e gengive senza fermarsi all'espressione di stizza nell'approcciare un tannino. lo accettiamo e dopo poco lui ci ricompenserà. da bravo tannino educato ad andare oltre...evolvendo.
(che pippa noiosa come la ***staro' mica marzieggiandomi ???)

lala ha detto...

non sono campanilista, non è che perchè una roba viene dalle mie terre mi deve piacere per forza...quindi non bevo l'amarone e non metto il cren sulla carne

Ilmondoatestaingiù ha detto...

@i: si, è una pippa noiosissima :) la pippa tannica!

Ilmondoatestaingiù ha detto...

@lala: non berlo, allora :) ci sono migliaia di vini, c'è comunque un'ampia scelta :)