Una telefonata, alle otto di sera del 25 Aprile. Un amico, uno di quelli trovati per caso, sulla strada del lavoro. Avevo poco più di trent'anni, e lui due mesi più di me. Era mio cliente allora. Facemmo un progetto insieme. Ci piacemmo. Lui perennemente sopra le righe, che parlava di cose apparentemente intelligentissime, opportunamente sfocate, e io che dopo averlo ascoltato un po' lo riportavo per terra dando concretezza alle sue fantasticherie.
Poi, da un giorno con l'altro, gli proposero una buonuscita sontuosa purché rassegnasse le dimissioni. Mi chiamò, ne parlammo, poi prese i soldi. Fece il consulente in un paio di aziende, ci sentivamo abbastanza spesso. Un giorno - ricordo, era poco prima di Natale - mi chiamò. Io pensavo fosse per gli auguri, invece mi disse che era in lizza per un posto di grande prestigio, in un'azienda conosciuta ovunque. Era in palla, carico. Voleva quel posto. Pochi giorni dopo mi chiamò un cacciatore di teste per un colloquio. Ci andai, non si rifiuta mai un colloquio, anche se io mi trovavo benissimo dove stavo allora - non sapevo cosa mi sarebbe aspettato dopo qualche anno. Il cacciatore mi descrisse la posizione, e dopo poche parole capii che si trattava dello stesso lavoro che interessava ad Antonio. Appena uscito lo chiamai, e lo misi al corrente. Dopo qualche settimana rimanemmo io e lui, e sembrava che volessero me. Fu a quel punto che lasciai la corsa, e fu assunto lui.
Dopo diversi anni, non avendo raggiunto la posizione apicale che gli interessava, lasciò la famosissima azienda per fare il consulente in proprio. Ci sentivamo regolarmente, sapevo che quel lavoro gli andava stretto. Qualche mese fa mi fece sapere che era entrato in una famosa società di consulenza, responsabile mondiale del business con un famoso marchio automobilistico. Un'altra grande posizione, di sicuro legata a quel posto per il quale ci eravamo trovati in corsa assieme.
Dunque, l'altra sera mi chiama. Lo conosco bene, so che ogni scelta è un messaggio. Se mi telefona ad un'ora inconsueta, in un giorno inconsueto per parlarmi di lavoro, devo capire bene. Mi racconta che stanno cercando un profilo particolare, e mi chiede se conosco qualcuno. Gli chiedo di descrivere, e lui sta sul vago. Gli chiedo dettagli sull'inquadramento, budget, e lui continua a non dar risposte. Poi mi dice: ti mando il profilo, vedi tu, mi fai sapere. Dopo un giorno mi manda la mail, guardo la descrizione. E' un po' sgarrupata, riconosco la sua mano, grandi panorami con dettagli micrometrici mischiati assieme. Di sicuro non è un profilo che cerchi così, di solito ci si affida a cacciatori di teste. Insomma, mi sta chiedendo se mi interessa, ma senza domandarlo direttamente.
E' per questo che sono amico di Antonio. Uno che non guarda in faccia nessuno, ma che è capace di attenzioni maniacali nel chiedermi di lavorare con lui senza che io lo possa vedere come qualcosa di limitativo verso me stesso.
Ci penserò. Tante cose entrano in questa scelta, anche come questo lavoro potrebbe inferire con la mia vita. Ma di sicuro ad Antonio devo un grazie.
32 commenti:
E' proprio il caso di dire che chi trova un amico...trova un lavoro!;)
@ninin: vedremo!
curiosa ed appropriata la scelta del verbo "inferire", a prima vista sembra interferire, poi si capisce che è qualcosa di molto più profondo..
@pdc: molto attenta.. ;)
intelligenza e rispetto, al pari, ce ne fossero... buonafortuna!
@germogliare: il mio amico Antonio lo è. D'altronde una persona che si commuove ascoltando mahler un minimo di sensibilità deve pur avercela..
Istintivamente ci si piace,per complementarità ci si accorda e si va d'accordo,per fiducia si continua a non negarsi,per intelligenza si riconosce e a lei si affida il resto. Quindi auguri.Credo che tu sia poco incline agli errori o perlomeno a quelli recidivi.Ti andrà bene.Ovviamente con il pizzicotto di fortuna.Mirka
inferire infierire interferire infiorare. whatch your step darn.
@mirka: anche qui la risposta è: vedremo. Se son rose, roseranno :)
@i.: never mind....
vestitino nuovo :)
@lala: primavera? :D
muffa
@lala: pessimismo e fastidio....
ah, vedi se vuole una pasticcera a dieta o una doppiatrice di audiolibri, anche Antonio. Non i cacciatori di teste. A cacciar teste di son diventata brava anche io. Cacciarle. Da casa. :)
quando si festeggia?
@minnie: si festeggia se c'è qualcosa da festeggiare... vedremo
beh ..vediamo tutti gli aspetti positivi che puo' presentare un di là dall'atlantico ...magari anche il tuo 'particolare ' sense of humour può essere di molto apprezzato. ammodino.
@chetelodicoaffare: ma cara, lo è dimolto pure costì! Chetticredi? :)
che palle zio ... un post nuovo no? dai su ...
Sono d'accordo con Lala. Sforzati un po' che i commenti languono;-) non hai qualche sasso da lancare nello stagno?
Arrivo qui per caso e devo dire che mi è piaciuto molto il tuo modo sottile di scrivere..in bocca al lupo per la scelta ardua da farsi!
Francesca
@lala, pdc: sindrome da foglio bianco, o da tante cose in pentola ;)
@francesca: benarrivata. Le scelte ardue non mi spaventano, comunque...
Ti fai pregare, attento che le groupies son volubili...
@pdc: :D ok, ok, attendo un lancio di reggiseni in diretta allora!
ci vuole l'amatore...fidati. oppure uno veramente trash che pensa (ignaro) che tu possa farlo apposta. come perversa forma di umorismo pulp.
@chetelodicoaffare: mi sento un po' trumeau, detto così :D
deeemm suuuu..
Vuole una spalla sicura affianco per far progetti infinito...io accetterei...Tu sei onesto pochi lasciavano la corsa per un amico...sicuro che l' altro l' avrebbe fatto per Lei?
@jenisha: siamo amici da più di vent'anni. Sappiamo bene chi siamo.
Per questo la cosa mi interessa
Storia bellissima, sotto ongi punto di vista.
@pellegrina: ma come spesso succede nella vita il finale non è quello desiderato..
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